Missione CRA – Corso in Ricerca Clinica

Chi vorresti essere da grande?

Non mentire, anche tu ti sei posto questa domanda almeno una volta nella vita! Ebbene sì, anche per noi è stato così.

Con corona d’alloro ancora in testa, dubbi, ansie, paure e ricerche continue martellavano la nostra mente, fino a quando abbiamo sentito parlare di ricerca clinica.

Ma che cos’è la ricerca clinica?

La risposta c’è stata data dal “Missione CRA”, un corso di 50 ore interamente incentrato sulla sperimentazione clinica e sulle figure in essa coinvolte. Il corso prevede la scelta di tre pacchetti, tra cui quello “Advanced” che, oltre alla formazione teorica, comprende anche quella pratica di una settimana presso la CRO ClinOpsHub.

È stata un’esperienza incentrata per i primi due giorni all’interno del dipartimento di Quality Assurance in cui, dopo un breve recap sui concetti di qualità, deviazione ed audit, abbiamo approfondito la Determina AIFA n. 809/2015 che definisce i requisiti minimi necessari per le strutture sanitarie che eseguono sperimentazioni cliniche di fase 1.

Abbiamo, poi, svolto delle simulazioni individuali suddividendo degli esempi di deviazioni per argomento e identificando i rispettivi riferimenti normativi per poi confrontarli con il team del dipartimento. Inoltre, abbiamo preso visione dei documenti cartacei dell’archivio di qualità dell’azienda, con attenzione particolare a SOP, allegati e Job Description, preparato un training su una SOP ed effettuata la stesura di un Risk Assessment Plan sulla base di modelli predefiniti.

Nei successivi due giorni, all’interno del dipartimento di Clinical Operations, dopo aver svolto una simulazione di un colloquio sia in lingua inglese che italiana, abbiamo studiato un protocollo IBD,
identificato 5 centri sperimentali di eccellenza sulla costipazione e simulate la feasibility, la negoziazione di un contratto, la sottomissione di uno studio osservazionale e di uno studio con Medical Device.

Infine, l’ultima giornata si è svolta presso il dipartimento di risorse umane in cui siamo state guidate per la scelta di alcuni corsi aggiuntivi, presenti sulla piattaforma FNF, per accrescere ulteriormente nostre
conoscenze sul mondo della ricerca clinica.

È stata un’esperienza molto utile perché ci ha permesso di mettere in pratica quanto imparato durante i 3 mesi di lezioni teoriche, di approfondire determinati argomenti e di chiarire eventuali dubbi grazie alla disponibilità del team della CRO.

È stato bello entrare in contatto diretto con un team molto giovane, dinamico, pro-attivo e pronto a stimolare la nostra curiosità.

Consigliamo la scelta del pacchetto “advanced” perché è un’opportunità unica che vi permetterà di chiarire le idee e muovere, con maggior consapevolezza, i primi passi verso la ricerca clinica.

Un grosso in bocca al lupo!!

Maria Fruci & Silvia Capuzzimati, corsiste del I° ed. 2023 Missione CRA

Il corso di formazione post laurea in Ricerca Clinica Missione CRA, giunto ormai alla 70esima edizione, è in continua evoluzione. L’obiettivo è proprio quello di soddisfare il più possibile le esigenze del corsista, offrendo una formazione completa che non delude!

Ecco una nuova modalità per seguire il corso! Una formula weekend articolata su 5 settimane alterne a partire dal 18 Gennaio. Non ci sarà bisogno di preoccuparsi di incastrare impegni lavorativi e formazione personale!

Ti presentiamo, dunque,  il corso Missione CRA Online edizione 2023 – Formula week-end!

Ci sono delle novità che abbiamo in serbo per te, esclusiva di questa nuova edizione!

Sicuramente la scaletta degli argomenti trattati non cambia, l’unica differenza sarà la frequenza delle lezioni come sopra anticipato. Di seguito ti riportiamo un semplice schema di come si articoleranno le lezioni:

  • 1 sessione introduttiva (lunedì 2 ore), in cui si presenterà il programma, le modalità di svolgimento del corso, i trainer e…i corsisti, i protagonisti di questo percorso!
  • Quattro week-end in videoconferenza  (venerdì 4 ore e sabato 6 ore) durante i quali verranno trattati gli argomenti richiesti dal DM del 15.11.2011 e i vari focus previsti dal programma Missione CRA, valore aggiunto del corso perchè ti offrono una panoramica completa relativamente alla condizione di uno studio clinico
  • L’ultimo week-end (sabato 6 ore e domenica 4 ore) sarà svolto in presenza a Mesagne (BR). Finalmente!!! In questo modo si ha la possibilità di ampliare il proprio networking uscendo dalla monotona routine del digitale a cui siamo stati “costretti” negli ultimi tempi.

NB: Daremo la possibilità, a chi non può partecipare in presenza, di seguire queste due lezioni da remoto.

 

Cosa stai aspettando?

Prenota il tuo posto lasciando un acconto di 197€ 

 

 

Cos’è la Ricerca Clinica?

Durante questi ultimi anni, in seguito alla pandemia Covid 19, abbiamo di sicuro sentito parlare di sperimentazioni cliniche.
Hanno incominciato a far parte del nostro linguaggio quotidiano termini come “Fase 1, 2, 3”, “trial clinico”, “ reazioni avverse” ecc..
Quando parliamo di ricerca clinica ci riferiamo a qualsiasi ricerca condotta sull’uomo al fine di un miglioramento nella conoscenza di una malattia, sviluppo di nuovi trattamenti, metodi diagnostici migliorativi, ecc…
Di fondamentale importanza è il ruolo delle GCP (Good Clinical Practice), vale a dire linee guida di buona pratica clinica.

Le GCP sono state adottate dall’Unione Europea nel 1996, in Italia sono state recepite dopo mediante Decreto Ministeriale D.M. 15 luglio 1997, n.162 (Recepimento delle linee guida dell’Unione europea di buona pratica clinica per la esecuzione delle sperimentazioni cliniche dei medicinali).
La ricerca clinica racchiude un variegato e affascinante mondo di figure professionali le quali hanno come obiettivo comune la salute della popolazione.
Un ruolo chiave nel mondo della ricerca clinica lo ricopre il Clinical Research Associate (CRA),il quale si occupa principalmente di controllare l’andamento di uno studio clinico.

Il CRA è una figura che può lavorare presso uno Sponsor (un’azienda farmaceutica), oppure presso una Contract Research Organization (un’azienda terza con la quale lo sponsor stipula un contratto per affidare alcune o tutte le attività di uno studio clinico).

Autonomia, passione, dinamicità e una profonda conoscenza del mondo della ricerca clinica racchiudono questa particolare figura.

Ti stai chiedendo come entrare a far parte di questo mondo?

Devi assolutamente preparare la tua valigia con le giuste informazioni!
É necessario formarsi nel settore ed imparare il linguaggio della ricerca clinica.

Formazione e Ricerca con ClinOpsHub.

L’azienda ClinOpsHub, una CRO nel sud d’Italia precisamente a Mesagne (BR), già da nove anni, gestisce con successo il corso Alta Formazione in Ricerca Clinica Missione CRA, rivolto a tutti coloro che intendono avere una conoscenza piu’ approfondita del settore.

Il corso Missione CRA nasce per rispondere ad uno dei requisiti fondamentali richiesti dal Decreto Ministeriale 15.11.2011, secondo cui per poter diventare CRA, è necessario essere in possesso di almeno 40 ore di formazione su argomenti specifici della ricerca clinica.

Ma non solo! Il corso ti prepara fornendoti una preparazione completa per poter accedere a qualsiasi figura professionale da entry level che opera nel settore della ricerca clinica, dal Clinical Trial Assistant al CRA, dal Junior Quality Assurance a membro della segreteria tecnico scientifica di un Comitato Etico, o ancora al ruolo di Clinical Research Coordinator. Per accedervi è consigliabile possedere almeno una laurea triennale in ambito scientifico.

Solo per il ruolo del CRA secondo le ultime indicazioni rilasciate dall’AIFA, è invece necessario avere una laurea magistrale in “Scienze della Vita” (per esempio Farmacia, CTF, Biologia, Biotecnologie, ecc.).

I corsisti si interfacceranno con diversi trainer che lavorano da anni nel settore, i quali forniranno esempi concreti per un approccio ottimale al mondo della ricerca clinica.

Alla conclusione del corso verrà rilasciato un certificato in lingua inglese, firmato da 2 CRO (ClinOpsHub e Yghea) che attesterà le 50 ore di formazione .

Possiamo descrivere questo corso come un vero e proprio investimento non solo per ricoprire il ruolo da CRA ma per una prima vera full-immersion nella ricerca clinica.

Investire in qualcosa di concreto e rilevante, con forte spendibilità nel mondo del lavoro, possiamo dire che questo è l’esempio di formazione giusta!

Di Giorgia Fiorentino

Mi presento, sono Giorgia, membro del Team del corso Missione CRA.
Oltre alla progettazione del corso Missione CRA mi occupo di fornirvi il massimo del supporto attraverso una consulenza orientativa.
E’ un servizio gratuito che ti permetterà di capire se intraprendere il Missione CRA può essere appropriato rispetto al tuo percorso professionale e ai tuoi obiettivi.
Analizzeremo e comprenderemo insieme il percorso più giusto per te.

Puoi contattarmi al seguente numero 379 1292555 oppure direttamente prenotare una consulenza strategica di orientamento: http://calendly.com/missionecra/consulenza-one-to-one

Se sei laureato in:

  • Biologia,
  • Biotecnologie
  • Chimica e Tecnologie Farmaceutiche
  • Farmacia
  • Medicina
  • Odontoiatria
  • Scienze Infermieristiche
  • o in Lauree Similari

Potrebbe interessarti la carriera del Clinical Research Associate.

Il Clinical Research Associate è la persona di riferimento responsabile della sperimentazione clinica.

Si interfaccia tra lo staff clinico e lo Sponsor della sperimentazione, per assicurare che la sperimentazione sia fatta nel migliore dei modi.

 

Quali sono le Competenze Tecniche e Comportamentali del CRA?

A mio parere le principali competenze Comportamentali sono:

  • Dinamismo
  • Attitudine al Problem Solving e
  • Intraprendenza

 

Mentre le tre principali competenze tecniche richieste sono:

  • Saper utilizzare un PC
  • Saper parlare inglese
  • Conoscere le Good Clinical Practice e le regole per condurre al meglio una ricerca clinica

 

La bella notizia?
La bella notizia è che sono tutte competenze acquisibili!

Alla tua crescita professionale!
Stefano Lagravinese

Il Clinical Research Associate, ovvero il CRA o Clinical Monitor, è uno dei ruoli attualmente più richiesti sul mercato, sia in Italia che all’estero.

Se ancora non sai in cosa consiste questo lavoro, ti invito a seguire il videocorso gratuito online su www.clinicalresearchassociate.it.

In Italia questa professione è stata riconosciuta e regolamentata tramite il Decreto Ministeriale del 15 novembre 2011. Questo decreto definisce i requisiti che il CRA deve possedere per poter lavorare.

Nota bene: questi requisiti valgono solo per il CRA che lavora per una CRO (Contract Research Organization), mentre non valgono se si lavora per un’azienda farmaceutica.

Requisito n. 1: Laurea in discipline scientifiche

Il primo dei requisiti richiesti è: una laurea in discipline scientifiche, quindi biologia, biotecnologie, CTF, farmacia, medicina, veterinaria, chimica, scienze infermieristiche e lauree equipollenti.

Il decreto non specifica se si tratti di una laurea di primo o secondo livello. Recentemente, una nota AIFA ha confermato che è richiesta la laurea di secondo livello (quindi per intenderci i 5 anni a ciclo unico oppure triennale+magistrale).

Requisito n. 2: Almeno 40 ore di formazione teorica

Il secondo dei requisiti richiesti è un corso di almeno 40 ore di formazione teorica effettuata nell’arco dei 12 mesi che precedono l’inizio delle attività di monitoraggio.

In particolare, il corso deve trattare i seguenti argomenti:

  1. metodologia e normativa della sperimentazone clinica;
  2. GCP;
  3. norme di Buone Pratica di Fabbricazione (GMP) con specifico riferimento al farmaco in sperimentazione;
  4. farmacovigilanza;
  5. sistemi di qualità e assicurazione di qualità;
  6. compiti del monitor di cui al paragrafo 5.18 dell’allegato 1 al DM 15.07.1997;

Il programma del corso di alta formazione in ricerca clinica Missione CRA rispecchia esattamente questi argomenti.

Se vuoi saperne di più sul Missione CRA, ti invito a contattarci!

Requisito n. 3: Almeno 10 visite di monitoraggio presso il centro sperimentale in affiancamento ad un Clinical Monitor esperto 

Il terzo requisito è almeno 20 giorni di attivita’ di monitoraggio in affiancamento a monitor esperti effettuati nei 12 mesi precedenti l’inizio dell’attivita’ autonoma di monitoraggio.

Il decreto specifica che “tale affiancamento dovra’ essere svolto almeno per il 50% durante le visite presso i centri sperimentali prima dell’avvio, durante l’esecuzione e dopo la conclusione di una sperimentazione; per il personale con documentata esperienza di coordinamento delle attivita’ dei monitor, tramite specifica attivita’ in sede svolta per almeno 6 mesi nei 12 mesi precedenti l’inizio dell’attivita’ autonoma di monitoraggio, il minimo dei giorni di attivita’ di monitoraggio in affiancamento richiesto e’ di 5 giorni, di cui almeno 3 durante le visite presso i centri sperimentali.”

Svolgere il 50% di queste visite presso il centro sperimentale significa che occorre svolgere almeno 10 giorni di monitoraggio (il 50% dei 20 giorni) con monitor esperti presso un centro sperimentale.

Questo requisito è spesso fonte di dubbi e di preoccupazione per chi cerca di entrare nel settore della ricerca clinica e non ha esperienza. In realtà, non devi pensare che sia un tuo problema premurarti ad eseguire queste giornate di affiancamento; è invece compito della CRO garantire che i propri dipendenti siano in regola con il decreto!

Pertanto in teoria tu dovresti “solo” dimostrare alla CRO di essere la persona giusta per loro, e una volta assunto sarà loro compito affiancarti ad un monitor esperto e formarti (ovviamente è difficile dimostrarlo se non conosci il ruolo del CRA, ragion per cui consiglio sempre di partire dal Corso!).

Requisito n. 4: Almeno 4 mesi di esperienza

Il quarto requisito prevede “almeno 4 mesi di attivita’ nei 12 mesi precedenti l’inizio dell’attivita’ autonoma di monitor, nei settori del controllo e/o della vigilanza sui medicinali e/o della sperimentazione clinica; in alternativa, ulteriori 40 giorni di attivita’ di cui alla lettera c) effettuati nei 12 mesi precedenti l’inizio dell’attivita’ autonoma di monitoraggio; in alternativa il conseguimento di master universitario post laurea o scuola di perfezionamento o equivalente corso post laurea universitario in sperimentazioni cliniche o in scienze regolatorie o in discipline equivalenti, nei 36 mesi precedenti l’inizio dell’attivita’ autonoma di monitoraggio..

Questo tipo di esperienza in attività inerenti la ricerca clinica può essere rappresentato da un tirocinio come Study Coordinator presso un ospedale (il Missione CRA prepara anche a questo, tant’è che molti dei corsisti del Missione CRA ora svolgono il ruolo dello Study Coordinator). Lo Study Coordinator, infatti, ha il compito di affiancare lo Sperimentatore nella gestione di tutte le attività non cliniche che riguardano lo studio. Lavorare come Study Coordinator significa acquisire formazione ed esperienza sul campo, e questo viene valutato tantissimo dai recruiter delle aziende farmaceutiche e delle CRO.

In alternativa, in questo punto il decreto parla di ulteriori 40 giorni di attività di monitoraggio eseguiti in affiancamento, ma è fortemente sconsigliato, dal momento che non è per niente facile trovare un monitor disposto a seguire e formare un CRA alle prime armi.

Chi si iscrive al Missione CRA, riceve in omaggio il training speciale “Come trovare il tirocinio in ospedale”. In alternativa, lo puoi acquistare su http://formazionenelfarmaceutico.com/p/trova-un-tirocinio-in-ricerca-clinica-in-ospedale.

Se invece hai intenzione di iscriverti al Missione CRA, non acquistarlo!

Riguardo il Master, nota bene che il master sostituisce i 4 mesi di esperienza sul campo, e non il corso di 40 ore. E’ quindi sempre preferibile optare per un tirocinio, dal momento che la formazione e l’esperienza acquisite “on-the-job” hanno un valore diverso rispetto a quelle che può offrire un master. Inoltre, il master è un grosso investimento sia in termini di denaro che di tempo, e non sempre garantisce un tirocinio. Vi sono pochi master che lo fanno, per esempio il Master di primo livello di Firenze e quello di secondo livello di Milano-Bicocca.

A breve, pubblicheremo un nuovo ebook con tutte le informazioni su questi master.

Se ti interessa il Master di Firenze ti invito a seguire il corso online “Il colloquio di selezione per il master “Associato di Ricerca Clinica” di Firenze, in cui due partecipanti delle vecchie edizioni del master (ora CRA) ti spiegano come si svolgono le selezioni e ti danno diversi consigli su come superarle.

Requisito n. 5: Formazione specifica sul trial

Per finire, l’ultimo (ma non per importanza) requisito del decreto è “formazione specifica sulla sperimentazione oggetto di monitoraggio”.

Questo è un requisito di cui non devi preoccuparti, poiché è compito della CRO e dell’azienda farmaceutica fornire adeguata formazione e training ai propri dipendenti. Il CRA, infatti, è l’esperto del trial quindi deve conoscere l’area terapeutica, la patologia, e tutti gli aspetti dello studio.

Stefano Lagravinese

Risorse consigliate:

Se ti interessa approfondire la questione ecco alcuni spunti:

Ebook Diventare CRA

Se sei interessato ad intraprendere una carriera come CRA ma non sai ancora come fare, puoi leggere l’ebook Diventare CRA, in cui trovi una vera e propria strategia da seguire per raggiungere il tuo obiettivo. Ma se ti interessa partecipare al Missione CRA non acquistare il libro! Te lo regalerò io

Intervista sul ruolo dello study coordinator ad Alessia Cesario

Ascolta l’intervista ad Alessia Cesario, partecipante del Missione CRA e ora Study Coordinator.

Videocorso Clinical Research For Beginners

Se vuoi iniziare a scoprire il mondo della ricerca clinica e altri ruoli del settore, puoi seguire il videocorso online Clinical Research for Beginners. In questo corso, della durata di circa 10 ore, i partecipanti del Missione CRA che ora lavorano nel settore ti spiegheranno come hanno raggiunto l’obiettivo dopo il corso e il ruolo professionale che svolgono.

 

Se sei curioso/a di conoscere questa poco valorizzata ma affascinante figura professionale o sei interessato/a ad avere delucidazioni a riguardo, stai leggendo l’articolo giusto!

Non essendovi un riconoscimento professionale e giuridico della figura del Coordinatore di Ricerca Clinica, nè una chiara job description per il suo ruolo, questo articolo è stato scritto per delinearne una. 

Prendiamo come spunto il prezioso insegnamento dato ai corsisti della prima sessione del “Missione CRA online” del 2021 da Alberto Argentiero, CRC presso l’ospedale dei Bambini Pietro Barilla dell’Università degli studi di Parma, che, entusiasta ed appassionato, ci parla della sua realtà lavorativa.

Per cominciare, il Clinical Research Coordinator (CRC), anche detto Study Coordinator, è la figura che “coordina”, nell’ambito del centro sperimentale, tutte le attività correlate ad una sperimentazione clinica, fungendo da punto di raccordo tra i vari professionisti del team di ricerca. 

Possiamo definirlo, infatti, una sorta di “facilitatore” nella comunicazione tra i vari attori della ricerca clinica, tra cui sponsor/CRO, centro sperimentale, comitato etico, autorità competente (AIFA in italia) e Direzione Ospedaliera e/o Universitaria.

Egli opera in aderenza alle Good Clinical Practice (GCP), al protocollo di studio ed alle normative vigenti.

Alberto ha tenuto a sottolineare quanto sia importante e stimolante per lui operare secondo Qualità, facendosi portavoce delle collaborazioni multidisciplinari e interprofessionali che si instaurano nel suo centro, sottolineando come il lavoro di team sia indispensabile per riuscire a fronteggiare le sfide quotidiane.

Inoltre, nella sua sessione Alberto ha precisato come questa sia una figura dalle grandi responsabilità e caratterizzata da necessarie ed indispensabili competenze e skill per riuscire nelle sue diverse mansioni, al fine di assicurare sempre la tutela del paziente e la Qualità della sperimentazione.

Se questo articolo ha destato in te un certo interesse, sollecitando la tua curiosità, puoi approfondire leggendo questo ulteriore articolo.

Sappi che tale figura professionale è una realtà tangibile e realizzabile e un ottimo punto di partenza per approcciare questo settore è la partecipazione al corso di alta formazione in ricerca clinica Missione CRA online, che ti offre un’ottima conoscenza di base del mondo della Ricerca clinica ed ha rappresentato un trampolino di lancio per molti corsisti, ad oggi Study Coordinator. 

Caro lettore del blog “Missione CRA”, siamo Caterina e Federica, due neodiplomate del “Missione CRA Online”, oggi tirocinanti presso la CRO ClinOpsHub, fondata da Stefano Lagravinese.
Siamo partite da stazioni diverse, ma il nostro viaggio ha molti punti in comune e con questo articolo vogliamo raccontarvelo.

La nostra esperienza in Ricerca Clinica è appena cominciata, ma il primo piccolo passo lo abbiamo compiuto qualche mese fa, prima ancora di laurearci in Biotecnologie Mediche (Caterina) e Chimica e Tecnologie Farmaceutiche (Federica). Mentre lavoravamo alla nostra tesi di laurea, infatti, senza conoscerci e senza ancora sapere che le nostre strade si sarebbero incrociate, abbiamo entrambe fatto una scelta: partecipare al corso di alta formazione in Ricerca Clinica “Missione CRA”.

Giro di boa

Durante la nostra formazione universitaria, infatti, sebbene in ambiti diversi, ci siamo occupate di ricerca di base e preclinica. La vita al bancone ci piaceva, ma abbiamo capito che non era lì che ci vedevamo in futuro.

Come molte cose belle, anche la nostra scoperta di questo mondo è avvenuta in maniera fortuita. In una semplice ricerca sul web ci siamo imbattute nella piattaforma FormazioneNelFarmaceutico.com e nella locandina del corso “Missione CRA”.
È stato a questo punto che la nostra idea di Ricerca Clinica, argomento solo marginalmente toccato nei reciproci corsi universitari, ha cominciato a prendere forma.
Soprattutto, però, abbiamo realizzato che le nostre precedenti esperienze non assecondavano pienamente la nostra motivazione quotidiana e che volevamo indirizzare le competenze acquisite verso un ambito che, in maniera ancor più diretta e concreta, ci permettesse di fare la differenza per chi è in attesa di una nuova opportunità terapeutica.

Sulla scia dell’entusiasmo dei precedenti corsisti, abbiamo così deciso di compiere un ulteriore passo e ci siamo iscritte al corso “Missione CRA” nella sua versione Online, nata in periodo di pandemia da Covid-19. Il corso ha rappresentato non solo un momento di formazione, ma una vera e propria avventura nel mondo della Ricerca Clinica, condivisa con gli altri corsisti che, da tutta Italia (e non solo) hanno saputo arricchire questo viaggio con le proprie esperienze. I trainer, Stefano Lagravinese, Carla Polimeni e Alberto Argentiero, hanno il pregio di saper trasmettere con chiarezza ed efficacia non solo i concetti di cui sono esperti, ma anche la passione per il lavoro che svolgono, il che stimola ad approfondire ulteriormente ogni argomento.

Il valore aggiunto del “Missione CRA”: una nuova consapevolezza

C’è però qualcos’altro che rende questo corso unico: se ne esce fortemente motivati e, soprattutto, consapevoli delle proprie capacità, di come misurarle ed impiegarle al meglio. A fine corso non si è solo arricchito il proprio bagaglio di conoscenze, ma si guarda alla vita professionale con un’attitudine nuova.

È grazie a questa accresciuta consapevolezza delle nostre conoscenze e capacità che, a poche settimane dal corso (Caterina) e in fase di formazione (Federica) ci siamo lanciate con successo nel nostro primo processo di selezione per una posizione di Internship nella CRO ClinOpsHub.

La prima grande emozione è stata quella di passare dalla platea al dietro le quinte del “Missione CRA Online”, riconoscendo nei corsisti la stessa passione e la stessa voglia di imparare che abbiamo provato noi. È stato inoltre soddisfacente notare di aver assimilato in modo efficace gli argomenti trattati durante il corso. 

Con entusiasmo siamo pronte a metterci in gioco in questo universo per noi nuovo, sapendo di avere gli strumenti per immergerci completamente in questa nuova ed appassionante realtà!

Articolo scritto da Caterina Perlin e Federica Capecci

Biografia Caterina Perlin: Dopo la laurea in Biotecnologie Mediche e il tirocinio presso l’International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology (ICGEB) di Trieste, mi sono appassionata al mondo della Ricerca Clinica seguendo il corso di Alta Formazione “Missione CRA”.

Attualmente approfondisco la mia formazione svolgendo un Internship presso la CRO ClinOpsHub.

Biografia Federica Capecci: Mi sono laureata in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche presso l’università di Camerino (MC) e, dopo essermi imbattuta in un webinar tenutosi al Biopharma day di Stefano, mi sono convinta ad iscrivermi al Corso di alta formazione “Missione CRA online” con grande entusiasmo. Pienamente soddisfatta degli strumenti fornitimi da questo corso ed appassionandomene, ho capito che questa è la strada che voglio percorrere.

Ad oggi sono Tirocinante presso la CRO ClinOpsHub fondata da Stefano Lagravinese con grande entusiasmo e voglia di continuare la mia formazione nell’ambito alla Ricerca Clinica.

Sono tante le ragioni per cui molti ragazzi decidono di partecipare al Missione CRA, così come sono tante le aspettative con cui si iscrivono. Durante i miei corsi cerco sempre di raccogliere le loro idee e devo dire che per la maggior parte dei casi sono sempre le stesse.

Di seguito ho messo insieme le 5 motivazioni che riscontro più frequentemente. Se stai leggendo questo articolo e sei interessato a partecipare anche tu al Missione CRA sono sicuro che qualcuna di queste sarà condivisa anche da te!

  1. Acquisire conoscenze e sviluppare competenze nel settore della ricerca clinica: questa è sempre una delle ragioni più frequenti. Molti ragazzi infatti arrivano al corso senza saperne nulla di ricerca clinica, questo perché purtroppo l’università non fornisce alcuna base. Vista però la crescita del settore, le offerte di lavoro in questo campo sono sempre più numerose. Tuttavia, senza alcuna competenza, diventa quasi inutile anche inviare la propria candidatura. Quindi durante il Missione CRA uno dei miei obiettivi è proprio quello di fornirti le conoscenze e le basi necessarie per poter affrontare al meglio un colloquio di lavoro e riuscire ad entrare in questo settore!
  2. Avere un’idea più chiara della figura del CRA: la figura del CRA è ancora oggi piuttosto sconosciuta, alla maggior parte dei ragazzi che mi contattano non è ancora chiaro quale sia il suo ruolo, di cosa si occupi e quale sia effettivamente il suo compito durante una sperimentazione clinica. Durante il corso quindi, oltre a fornire una visione in toto di tutte le figure che ruotano intorno alla ricerca clinica, mi soffermo proprio a spiegare nel dettaglio quello che è il lavoro del CRA, facendo anche toccare con mano i principali documenti con cui un CRA deve interfacciarsi quotidianamente, così da affrontare l’argomento nel modo anche più pratico possibile.
  3. Voglia di cambiamento: oltre ai neolaureati, sono sempre di più i ragazzi con un dottorato alle spalle che dopo anni di ricerca di base nel mondo accademico e di precarietà hanno voglia di cambiare e di cercare soddisfazioni diverse. Molti di loro hanno paura di aver perso troppo tempo, di essere troppo grandi e che sia troppo tardi per loro entrare nel mondo della ricerca clinica. A questo proposito devo dire invece che ho sempre più casi di ragazzi con dottorato che sono entrati in azienda senza troppe difficoltà e che ancora oggi continuano a lavorare in questo mondo con grandi soddisfazioni! Puoi guardare tu stesso alcune di queste testimonianze leggendo le storie di Domenico, Luca e Monia!
  4. Capire come utilizzare le proprie competenze in questo settore: un altro aspetto che cerco di curare durante i miei corsi è proprio questo. Non credo che esista tempo perso, ogni attività che hai svolto può essere sfruttata per rivendere le tue competenze, partendo proprio dalle skill che le aziende farmaceutiche e le CRO richiedono a un candidato. Durante il summer camp ad esempio mi occupo proprio di revisionare personalmente il tuo CV così da renderlo più appetibile per chi si occupa di reclutamento e riuscire a raggiungere quello che deve essere il tuo primo obiettivo: ottenere un colloquio!
  5. Capire se è il lavoro che fa per te: una cosa che dico sempre è che seguire il Missione CRA ti permetterà di capire se quello del CRA può essere effettivamente un lavoro che fa per te. Approfondendo infatti ciò di cui un CRA si occupa e il tipo di lavoro che svolge potresti anche accorgerti che non è quello il lavoro più adatto a te. Non solo, potresti scoprire che invece del CRA sono altre le figure che ti interessano e per cui vorresti proporti. Ecco perché oltre a soffermarmi sul ruolo del CRA, ci tengo a illustrare tutti gli attori che esistono nel mondo della ricerca clinica, perché le opportunità di carriera sono veramente tante.

Spero che le mie spiegazioni possano esserti state d’aiuto! Per avere maggiori informazioni sul corso ti suggerisco di seguire il nostro videocorso gratuito sulla nostra piattaforma di E-learning Formazione Nel Farmaceutico. Qui potrai trovare anche altri videocorsi gratuiti sul ruolo del CRA e sugli altri ruoli da entry level che potrebbero fare al caso tuo!

Concluso il percorso di studi, nel mondo della maggior parte dei neolaureati regna la confusione e lo smarrimento:
ora sono il manager della mia vita, che faccio??
In che direzione incanalare il mio bagaglio di conoscenze?
Come funziona il mondo del lavoro???
 
Io, neolaureata in Farmacia avevo deciso di investire i primi mesi di confusione lavorando in una farmacia, pur consapevole non sarebbe stata la mia strada.
 
Un giorno, in occasione del BioPharmaDay di Milano (consiglio vivamente di partecipare, si tengono periodicamente) ho conosciuto Stefano Lagravinese. Inizialmente scettica, ho iniziato a seguirlo sul suo sito e mi si è spalancata una finestra sul mondo: RICERCA CLINICA!
 
Un settore dinamico, in forte espansione in cui forse la mia insaziabile curiosità e la voglia di essere parte attiva nello sviluppo di farmaci avrebbero finalmente trovato il loro posto!
 
Mi sono iscritta, non potevo aspettare ad iniziare a costruire la professionista che vorrei essere.
 
 
Che cosa ho trovato al corso Missione CRA? Alto grado di professionalità con formazione sia teorica che pratica integrata con validi consigli su come muovere i primi passi nell’ambito ricerca clinica.
 
Che cosa mi ha dato?? Conoscenze (può sembrare strano che in solo 48 ore si riesca ad acquisire delle prime competenze ma essendo un corso molto intensivo è cosi!), risposte ai miei molteplici dubbi, nonchè la formazione teorica prevista dal Decreto Ministeriale.
 
In ultimo, ma non ultimo i consigli della English Coach sul colloquio di lavoro, mi hanno permesso di gestire con professionalità un colloquio importante che ho sostenuto a pochi giorni dalla fine del corso.
 
Lo consiglio a tre categorie di persone:
1. Chi vorrebbe affacciarsi a questo mondo ma non lo conosce molto, per avere un’introspezione profonda su cosa sia veramente
2. Chi invece sa cosa sia la ricerca clinica, in modo da avere un primo valido strumento da inserire nel proprio CV per intraprendere la propria carriera
3. Chi è già un professionista di settori affini, che voglia reinventarsi in un ambito dinamico e richiesto dal mercato.
 
Se rientri in una di queste categorie, ti consiglio vivamente di farlo! A presto

Elena Barbangelo
Dopo soli 40 giorni dal Missione CRA, Elena ha iniziato a lavorare per la CRO numero uno al mondo come CRA Trainee!
In tempi non sospetti (prima che trovasse effettivamente lavoro) ho chiesto ad Elena di spiegarmi quale è secondo lei il valore aggiunto del Missione CRA:
 
Il valore aggiunto di questo corso sta nella sua strutturazione. Anzitutto, i docenti sono professionisti del settore con esperienza pluriennale, estremamente competenti nell’insegnamento e disponibili a soddisfare ogni perplessità, curiosità.
 
L’intensiva formazione teorica è subito accompagnata da una sessione pratica, consentendo dunque di fissare i concetti che divengono realmente parte del proprio bagaglio conoscitivo.
 
Infine, Missione CRA è interattivo. Non è quella tipologia di corso prettamente scolastico con un docente che spiega e la noia e il silenzio tombale che aleggiano nell’aula. Le idee e l’esperienze dei partecipanti sono fondamentali e si stimola il team working tra i partecipanti durante l’esercitazioni, aspetto fondamentale se si vuole diventare CRA.
Se anche tu vuoi esplorare questo affascinante mondo, scegli il corso giusto scaricando la brochure del corso su www.missionecra.com
Ciao e a presto
Stefano Lagravinese
PS: nella sezione video della pagina facebook del Missione CRA vedi anche una entusiasta videorecensione di Elena (vedi il video “Videotestimonianza di Elena e Matteo”). Questo per farti rendere conto di quanto è importante l’entusiasmo per raggiungere l’obiettivo! NB: Dopo qualche settimana anche Matteo è diventato CRA, proprio nella stessa CRO di Elena (La TOP CRO n. 1 al Mondo)!

Di Anna Sorrentino

A dicembre 2015 presso la sede della CRO Yghea a Bologna si è svolto il corso di alta formazione in ricerca clinica di Missione CRA. In quest’edizione il corso era strutturato nella versione part-time ovvero era suddiviso in due settimane con tre giorni di lezione ognuna, per un totale di 48 ore (come da D.M. 15/11/2011).

Durante i primi tre giorni gli studenti sono stati accolti dalla dott.ssa Carla Polimeni (Q.A. presso Yghea) la quale ha illustrato come si sarebbe strutturato il corso e come si sarebbero suddivisi gli argomenti durante le due settimane. La dottoressa ha iniziato facendo una panoramica su come è strutturato lo sviluppo di un farmaco e le fasi che lo compongono: fase preclinica e fase clinica (0, 1, 2, 3, 4) ed è su quest’ultima che è stata posta maggior attenzione, approfondendo cosa viene fatto in ogni step, come e a chi viene somministrato il farmaco ed il perché è importante compiere tutto questo iter correttamente.

Successivamente è stata data la definizione di GCP, come sono regolamentate ed esaminato chi sono gli attori principali che devono attenersi ad esse: Sponsor (a cui spetta il monitoraggio direttamente o tramite le CRO) , Sperimentatore, Comitato Etico e Documenti, analizzando per ognuno funzioni, responsabilità e normativa che li riguarda. Inoltre essi devono seguire degli elevati standard di qualità (garantiti dai reparti di QA, QC, QS) e per questo sono soggetti a periodiche visite di audit, monitoraggio ed ispezione.

Durante uno studio clinico è stata sottolineata l’importanza della tutela dei soggetti che ve ne prendono parte fornendogli la possibilità di prendervi parte o meno attraverso le informazioni fornite dallo sperimentatore e l’accettazione del consenso informato (che dev’essere capito e sottoscritto in ogni sua parte e che può essere revocato anche quando lo studio è in corso), il tutto viene fatto attraverso adeguate procedure etiche.

Inoltre sono state esaminate le normative che regolano uno studio clinico sia come direttive europee e sia come poi esse sono state recepite a livello nazionale.

Ospite di questa settimana è stata la dott.ssa Giulia Astrella (Local Clinical Operation Head di Novartis) la quale oltre a tenere una lezione su chi è il CRA per Novartis (il manager del centro di sperimentazione) ha anche condiviso con gli studenti il suo vissuto, la sua esperienza, il punto di vista dell’azienda farmaceutica ma soprattutto è stata una grande motivatrice per tutti gli studenti.

La seconda settimana ha visto come trainer il dott. Stefano Lagravinese (ideatore del Missione CRA, CRA freelance, CRA trainer…) il quale ha ripreso e approfondito quanto fatto nella prima settimana dandogli un taglio più pratico, grazie alla sua esperienza pluriennale nell’ambito della ricerca clinica.

Andando più nello specifico ha illustrato cosa sono le CRO, quali sono i possibili sbocchi professionali ed i ruoli e responsabilità associati ad ognuno di essi. In particolare si è parlato del lavoro del CRA, quali sono i requisiti richiesti, le competenze professionali e personali che deve possedere e soprattutto le funzioni che svolge. In particolare è stata accuratamente analizzata come si svolge l’attività di monitoraggio che prevede come step principali studi di Feasibility, Pre-Study Visit, Site Initiation Visit, Site Monitoring Visit, Site Close-out Visit ed invio dei documenti.

Sui documenti essenziali è stata posta particolare attenzione distinguendo quali sono, come e da chi devono essere compilati. Gli studenti hanno fatto degli esercizi pratici sulla compilazione di questi documenti dividendosi in vari gruppi e impersonificando i vari soggetti coinvolti in una sperimentazione clinica.

Valore aggiunto di questa edizione extended del Missione CRA è stato dato dalla trainer esperta di risorse umane che ha tenuto una interessante lezione d’inglese interfacciata al mondo del lavoro, dando consigli su cosa dire e come comportarsi ad un colloquio di lavoro, oltre a riversare grande motivazione in tutti i ragazzi.

A conclusione del corso tutti avevano le idee più chiare sulla strada da intraprendere ma soprattutto avevano la consapevolezza di aver gettato delle basi solide che gli avrebbero permesso di realizzare il loro futuro nella ricerca clinica.

 

Sull’autrice Anna Sorrentino

Sono laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, dopo la laurea ho lavorato come farmacista e successivamente l’interesse e la voglia di approfondire il settore della ricerca clinica mi hanno portato a frequentare il Master in Sviluppo Preclinico e Clinico del Farmaco presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma dove fra i vari settori e ruoli ho conosciuto la figura del CRA. Così ho deciso di saperne di più partecipando, presso la sede della CRO Yghea, al corso di alta formazione Missione CRA che mi ha fornito importanti conoscenze sia teoriche che pratiche sul mondo della ricerca clinica e sul ruolo del CRA oltre che a trasferirmi una forte passione per questo settore.

Sono ora fortemente motivata ad entrare in questo settore!

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