La ricerca clinica è….?!

Tutti gli esperti nel settore conoscono ormai la definizione di “Ricerca Clinica”:
“….a) «sperimentazione clinica»; qualsiasi studio sull’uomo finalizzato a scoprire o verificare gli effetti clinici, farmacologici e/o altri effetti farmaco dinamici di uno o più medicinali sperimentali, e/o a individuare qualsiasi reazione avversa ad uno a più medicinali sperimentali, e/o a studiarne l’assorbimento, la distribuzione, il metabolismo e l’eliminazione, con l’obiettivo di accertarne la sicurezza e/o l’efficacia. Questa definizione include le sperimentazioni cliniche effettuate in un unico centro o in più centri, solo in Italia o anche in altri Stati membri dell’Unione europea.
(Modificato dall’articolo 33, comma 1, del decreto legislativo 200/07 – ndr)” (DECRETO LEGISLATIVO N. 211, 24 GIUGNO 2003).
Ma… cosa rappresenta per la singola persona?
Tutti coloro che si trovano nel mondo del lavoro sanno bene quanto sia importante raggiungere gli obiettivi prefissati, ma soprattutto tornare a casa con la consapevolezza di aver contribuito al raggiungimento dei fini preposti. Sentirsi APPAGATI anche se le ore di lavoro sembrano interminabili, anche quando ci si trova davanti alle difficoltà, si commettono errori o si affrontano dei periodi lavorativi con alti e bassi, è qualcosa però che purtroppo non tutti riescono a provare.
Ebbene, lavorare nella ricerca clinica ha il suo valore aggiunto. Perché? Semplicemente perché rappresenta il mondo in cui ognuno di noi può mettere in gioco se stesso migliorandosi, dandosi delle opportunità di crescita e di avanzamento di carriera. In questo campo infatti, diverse sono le figure professionali: dal Clinical Research Coordinator ,al Clinical Study Start Up Associate …e poi ancora dallo Study Nurse, al Clinical Research Associate e al Project Manager e molti altri. Ogni figura ricopre ruoli ben precisi ma che nello stesso tempo si interconnettono tra loro per una migliore conduzione dello studio. Ciò porta inevitabilmente ad essere sempre stimolati e questa continua necessità di cercare qualcosa di nuovo e sfide sempre più grandi per mettersi alla prova, rappresenta la forza motrice per coloro che fanno parte di questo fantastico mondo.
Non solo! È un nuovo punto di partenza per chi, invece, ancora non ha trovato la propria strada. Grazie al corso di Alta Formazione nella Ricerca Clinica “MissioneCRA”, è possibile raggiungere le 40 ore di formazione richieste dal D.M. del 15 Novembre 2011, uno dei requisiti fondamentali per poter diventare CRA, ma soprattutto una chiara opportunità per conoscere nel dettaglio tutto ciò che si nasconde dietro uno studio sperimentale: normativa di base, Good Clinical Practice, Assicurazione della Qualità, responsabilità delle figure che operano nel settore, quali sono le fasi che caratterizzano uno studio.
Non si perda tempo, quindi! La ricerca clinica può rappresentare la risposta a tante domande: un cambiamento innovativo per chi è ancora alla ricerca di qualcosa che lo faccia sentire appagato nel mondo del lavoro, una grande opportunità per chi punta sempre più in alto.
Per me, la ricerca clinica è… la mia ciliegina sulla torta!
Circa sei mesi fa sono entrata in questo mondo. Inizialmente in punta di piedi, consapevole del fatto che le mie conoscenze a riguardo si limitavano a qualche nozione acquisita con il Master in Affari Regolatori seguito anni prima e un minimo di esperienza in una azienda farmaceutica. Ho avuto da subito la fortuna di collaborare con persone fantastiche, dinamiche e professionali, ma soprattutto che hanno impiegato parte del loro prezioso tempo per formarmi e farmi conoscere direttamente i vari scenari che caratterizzano la ricerca clinica: formazione, sottomissioni etiche ed iter autorizzativi, SOP, assicurazione della qualità, consensi informati…e tanto altro. “Oddio!”- mi son detta – “Sono stata in pratica catapultata in un mare di nozioni e documenti senza un salvagente”. In realtà non era così: l’occhio vigile di Stefano Lagravinese (mio responsabile) era sempre su di me e grazie a lui e all’aiuto dei miei attuali colleghi (Giorgia Latteri e Luca Giordano) sono riuscita ad ordinare tutte le mie idee, innamorandomi così sempre di più di questo lavoro.
Seguendo il corso Missione CRA Summer Camp Salento 2019 tenutosi a Mesagne (la mia città) qualche settimana fa, posso dire di aver un quadro “quasi” completo di cosa la ricerca clinica offre. Dico “quasi” perché questo settore offre continui stimoli e le cose da imparare sono ancora tante.
Lavoro come Clinical Project Associate presso ClinOpsHub S.r.L., una CRO che si è autocertificata a fine luglio e che, con un team preparato e dinamico, guidato da Stefano Lagravinese, è pronta per l’inizio di questa nuova avventura.
Valeria Scoditti